Una Nuova mossa x San Giovanni Teatino: “ Telecamere per la sicurezza non solo per mettere in ordine i bilanci”

Il gruppo consigliare Una Nuova Mossa x San Giovanni Teatino vuole dar voce alle centinaia di cittadini che non vivono più tranquilli. San Giovanni Teatino da cuore dell’area metropolitana si sta trasformando pian piano periferia di Chieti e Pescara. Il capogruppo Matteo Pio Ferrante dice : “Bullismo e vandalismo sono atti di ordinaria follia nella quotidianità della nostra comunità. Ogni giorno si registrano episodi fuori da ogni schema. Gli atti vandalici al campetto di Dragonara sono solamente l’ultimo in ordine temporale, ma sono anni che si verificano La città è lasciata al solo controllo della locale stazione dei Carabinieri, è ora che la maggioranza si assuma la responsabilità di aumentare i controlli da parte della Polizia municipale così da fornire una maggiore presenza sull’intero territorio. E se l’attuale numero di agenti municipali non riescono a garantire il servizio richiesto, si dovrà procedere ad assumere personale. Negli ultimi anni si è provveduto solamente ad attuare una politica sanzionatoria tramite telecamere sui semafori ed autovelox e non si è mai proceduto ad emanare un concorso per assumere un numero congruo di vigili adeguato all’esponenziale crescita del territorio. Uno o due unità non bastano per compensare gli agenti mancanti e le crescenti esigenze. La soluzione ai problemi all’interno di una comunità non è il solo punire ma in primis il prevenire”. A far eco la consigliera Jessica Coccia: “Crediamo che l’azione che debba essere introdotta non si limiti ad essere una mera risposta al singolo evento o episodio, bisogna educare le nuove generazioni alla civiltà, al rispetto, al dialogo ed all’ascolto. Bisogna cercare di integrare il provvedimento preso nei singoli casi con un parallelo investimento sulle politiche giovanili e sociali. Siamo convinti che il disagio che sfocia in atti vandalici e, più genericamente, in ogni forma di violenza, debba essere prevenuto e non solo curato. Dare attenzione a questo, significa sradicare un fenomeno che oggi lede il nostro Paese, ma soprattutto, preoccupa l’intera comunità”. L’appello della consigliera Luana Federico: “fermare” e “aiutare” possono sembrare due atteggiamenti contrastanti, ma la soluzione del bullismo richiede una loro conciliazione. Quando si decide di attuare la prima azione deve essere stata già pianificata la seconda”. “Vediamo impossibile attuare una politica di questo genere se, addirittura, vengono sponsorizzati eventi nel quale vengono messi in concorrenza tra loro i bambini. Come possiamo pretendere che le nuove generazioni crescano con l’idea del rispetto e dell’uguaglianza se poi ci sono serate in piazza come “La sfilata dei Bambini” – concludono i tre consiglieri.

 

 

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