Il Moleskine è un diario che è utilizzato per raccontare i propri viaggi, è un piccolo quaderno dove annotare pensieri, disegni, emozioni e ricordi.
È stato ideato da Bruce Chatwin, uno scrittore e viaggiatore di origini britanniche, che lo rese leggendario. Per esempio divenne famoso il fatto che quando perdeva il suo Moleskine diventava pazzo! Fu anche usato da artisti e pensatori come Vincent Van Gogh, Pablo Picasso ed Ernest Hemingway.
La nostra insegnante di italiano ci ha presentato l’anno scorso questo taccuino, mostrandoci la sua utilità: fissare i viaggi nei ricordi, rileggendoli dopo un po’ di tempo per riviverli.
Così noi ragazzi abbiamo pensato di realizzarlo e utilizzarlo nelle uscite didattiche, facendo disegni, attaccando biglietti e cartoline, descrivendo le nostre emozioni.
Abbiamo partecipato quindi alla prima uscita a Bucchianico, ma io non ho annotato nulla, fino a quando ho visto altri compagni che scrivevano. In quel momento, però, non avevo voglia di scrivere! Quindi ho disegnato San Camillo e ho attaccato un foglietto con la foto del Santuario.
Alla fine ho notato una cosa dentro di me: ero soddisfatto del mio lavoro, come se un vuoto si fosse riempito.
Poi in occasione dell’altro viaggio di istruzione ad Aielli e a Celano, ho iniziato a scrivere alcune pagine.
Volevo fare di più, ma non sapevo come, fino a quando si presentò l’occasione perfetta: nei giorni festivi della scorsa Pasqua i miei genitori hanno deciso di fare un breve viaggio a Parigi. Ho portato con me il Moleskine, scrivendo ogni singolo giorno quello che facevo.
Anche durante l’estate ho continuato a scrivere il mio taccuino, raccontando le emozioni di viaggi, concerti e altri eventi.
Questa esperienza del Moleskine non è ancora terminata, ma mi sta piacendo moltissimo, infatti presto lo porterò con me a Londra.
Liam Fascianella, II B