Devo molto a questa testata e lo dico con estremo piacere nonché onore. La disponibilità che mi viene concessa per me che non sono di Chieti ma che per molti aspetti mi legano a questa nobile Città è encomiabile.
Grazie alla sensibilità della Redazione ho l’opportunità di parlare di alcuni miei Progetti artistici in quanto Autore e Sceneggiatore. In riferimento a questa breve prefazione doverosa, dedico questo articolo proprio al Giornale Di Chieti.
Sabato 10 dicembre in un uggioso pomeriggio di dicembre, ho presentato in anteprima nazionale il manifesto ufficiale della mia ultima fatica cinematografica “IL BAMBINO COL FAZZOLETTO BIANCO”.
La vicenda narra alcuni aspetti della vita della giovane Maestra Lola Di Stefano (Bussi Sul Tirino 1920 – Sulmona 1954). Tragedia purtroppo conosciuta da molte persone del comprensorio peligno e della Valle del Tirino, è in questi ultimi tempi, in una nuova fase di riscoperta e valorizzazione del gesto eroico della giovane Docente. Durante una fuga di coloro dall’attiguo stabilimento della Montecatini, ella riusciva a mettere in salvo la vita di 60 alunni di una piccola Scuola Elementare del piccolo borgo del pescarese. Proprio dopo aver salvato l’ultimo dei suoi piccoli allievi, crollava a terra avendo respirato una enorme quantità di cloro. Si spense dopo dieci giorni di agonia presso l’Ospedale di Sulmona.
Quasi due anni di studio della figura della Docente, scoprendo particolari inediti della sua giovane vita, e la possibilità di incontrare i pochi reduci di quella drammatica esperienza, hanno fatto in modo da farmi avere l’ispirazione a creare questo prodotto. La Regione, attraverso l’Assessore alla Cultura D’Amario, ha riconosciuto il Patrocinio all’opera cinematografica. Durante la presentazione, una importante figura del Vaticano presente a Bussi, ha sottolineato alcuni aspetti della vicenda anticipando ai presenti, della possibilità di aprire un Processo di Beatificazione della Maestra in virtù del suo gesto eroico.
Le premesse ci sono tutte per annoverare in Abruzzo di una nuova figura in odore di Santità. Il che aprirebbe opportunità interessanti per quel Turismo religioso che permette ai devoti di visitare i territori del Centro Abruzzo.
A fine serata, un fatto singolare. La pioggia caduta ininterrottamente durante la manifestazione, d’improvviso smette di cadere.
Io li chiamo “segni”. E pare proprio che ieri, in quel piovoso e scuro pomeriggio, non sia stata soltanto una mia sensazione…
Ezio Forsano