Emergenza acqua a Chieti Scalo: “I cittadini non vanno presi in giro”

Pubblichiamo di seguito l’intervento di Elda Capriotti, Liliana Esposito e Assunta Ronca sulle problematiche irrisolte in materia di erogazione dell’acqua a Chieti Scalo, sugli annunciati è mai iniziati lavori, e sui disagi che ne conseguono per i cittadini. “Non c’è niente da fare. Promesse, promesse e niente più. Sono passati due  anni da quando ci fu detto che da lì a pochi mesi i problemi dello scalo  sarebbero stati risolti ma così non è stato. Ci troviamo a vivere un’altra  estate in cui i disagi legati alla siccità torneranno a farsi sentire. In parte la  siccità ha la sua responsabilità., ma non è sola. Chieti occupa a livello  italiano il podio per il pessimo servizio della manutenzione idrica (qui la  siccità non c’entra): poca manutenzione e perdite (ben il 71%) mal gestite  e interventi prossimi allo zero. Con un tale lavoro, possiamo incolpare la  siccità? Normalmente, chi gestisce un posto che rifornisce un bene  fondamentale, sa di dover lavorare per la società. In condizioni normali se  non si è in grado di fornire un servizio efficace ed efficiente, ci si mette da parte a favore di chi possa farlo in modo esaustivo. I cittadini di Chieti sono  anni che si sentono presi in giro. La manutenzione è scarsa, il servizio idem,  i lavori che sono stati appaltati non vengono fatti eseguire nonostante i  carotaggi abbiano dato esito favorevole alla partenza dell’operato, ma noi  siamo fermi. Come può, fatti alla mano, una gestione che, anche davanti ai  microfoni di Striscia la notizia, davanti a tutta l’Italia, aver detto che lo Scalo  avrebbe risolto tutti i disagi entro marzo del 2022, essere riconfermata da  49 sindaci su 76. L’ente gestore, non produce il bene. Utilizza qualcosa che  esiste in natura per venderlo a caro prezzo e non riesce a farne l’uso che la cittadinanza si aspetta, inoltre dietro vane e ripetute promesse non  mantiene gli impegni presi. Nonostante ciò, nel momento in cui ci poteva  essere il cambiamento, 49 sindaci su 76 votano a favore della riconferma  dell’Ing Brandelli, dopo averla più volte convocata per rendere conto della  crisi del servizio, ora si ritengono contenti e soddisfatti di una situazione  che non ha prodotto cambiamenti. Dobbiamo a questo punto pensare che  l’interesse politico abbia il sopravvento rispetto all’interesse sociale. Alla  politica non interessa il bene dei cittadini ma la salvaguardia delle poltrone.  Siamo veramente stufi. Se entro questa settimana non avremo una data  certa, il giorno 08/08/2022 saremo sotto la sede Aca a pretendere delle  risposte. Mi auguro che abbiano il coraggio di essere presenti e parlare  chiaro una volta per tutte e non usare scuse e non farsi trovare. L’ing.  Brandelli ci faccia saper il motivo di questo ulteriore ritardo. Ricordo che noi siamo parte lesa di questo disservizio e come cittadini non lo  meritiamo. L’ingegnere non esita a ricordare che il Comune di Chieti è  debitore nei confronti dell’Aca, ma come cittadini ricordiamo che la  maggior parte di noi paga regolarmente bollette per servizi inesistenti e i  paganti sono stati costretti ad accollarsi anche le quote dei morosi, come  deciso da Aca e sindaci in precedenti incontri. Pertanto se l’Aca non inizierà  i lavori promessi e che sarebbero già dovuti terminare, si assuma la  responsabilità di esonerare dai pagamenti i cittadini che non ricevono il  servizio. Mi piace ricordare che non siamo solo utenti ma siamo  contribuenti. Le tasse e le spese che paghiamo per il disservizio, reggono  tutta l’azienda acquedottistica nonché i lauti regali in denaro che l’Aca  somministra ai suoi dipendenti nel periodo di Natale  (https://www.aca.pescara.it/cat/amministrazione trasparente/performance/ammontare-complessivo-dei premi?fbclid=IwAR0FTawhS6sp1LKormE8Ywb0JytprqpkX9FutGg7XceTbs2 clavtfY6ZHTQ).  Il fatto che continuino a sbandierare l’inizio dei lavori dal mese di marzo e  il fatto che il cantiere non sia ancora partito ci lascia perplessi.  Non possono sicuramente tutelarsi dicendo di aver appaltato il servizio e  lavarsene le mani. Nelle assegnazioni dei lavori esiste un cronoprogramma  che va rispettato in tutti i punti e se i tempi tendono a slittare esistono delle  penali a riguardo, fino alla cancellazione del contratto. Se le cose stanno  continuando su questa linea e anche la regione non interviene ritengo ci  sia una responsabilità condivisa. I CITTADINI NON VANNO PRESI IN GIRO!!!!!!!!!!”

 

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