I consiglieri comunali Carla Di Biase, Liberato Aceto, Nunzia Castelli, Mario Colantonio, Maurizio Costa, Mario De Lio, Bruno Di Iorio, Filippo Di Giovanni, Fabrizio Di Stefano, Vincenzo Ginefra, Giuseppe Giampietro, Roberto Miscia, Serena Pompilio e Damiano Zappone hanno diffuso oggi un comunicato stampa in cui spiegano le ragioni della loro assenza dalla Commissione Cultura, convocata per eleggere il nuovo presidente dopo le dimissioni del consigliere Amicone.
“Si tratta di una scelta dolorosa ma necessaria – scrivono – una forma di protesta per fotografare la situazione dell’attuale amministrazione. Una compagine quest’ ultima arrivata alla frutta, lacerata all’interno, dove le varie correnti cercano posizionamento vista delle prossime elezioni. Malgrado il risultato elettorale di sostanziale equilibrio tra il centro destra e la sinistra, la maggioranza ha deciso di non aprire un confronto sui problemi amministrativi e sui programmi nell’interesse di tutta la comunità, ma di procedere come se nulla fosse a colpi di schieramento politico, propinando numerose delibere, alcune di grande rilevanza, senza i preliminari e opportuni passaggi nelle competenti Commissioni”.
I consiglieri sottolineano che il loro comportamento non vuole essere un ostacolo, ma una presa di distanza da una gestione che definiscono “carente di rispetto istituzionale” e che rischia di trasformare il Consiglio comunale in una semplice formalità per legittimare decisioni già prese altrove: “Non possiamo garantire con il nostro voto il funzionamento dell’amministrazione senza condividerne le scelte politiche – continuano – e non intendiamo ridurre il nostro ruolo a una semplice presa d’atto delle decisioni altrui, spesso comunicate in chat private anziché discusse in consiglio”.
Secondo i firmatari, la situazione ha raggiunto un punto critico: “Tutto questo ci ha costretto con rammarico a reagire con la necessaria fermezza per porre un argine a un comportamento che se tollerato potrebbe portare a una pericolosa deriva istituzionale. Comportamento che per noi ha un ‘unica soluzione: ridare ai cittadini la possibilità di scegliere una guida certa”.
