“Il Comune di Chieti, attraverso il nostro Piano sociale distrettuale per la prima volta nella storia amministrativa della città stanzia risorse destinate alle famiglie di bambini con disabilità grave, affinché possano frequentare i campus estivi e avere una figura professionale ad hoc a supporto. Un’esigenza sentita dall’Amministrazione, condivisa con tutte le associazioni in campo sulla disabilità grave e nota a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio che hanno unanimemente con noi approvato il piano e dunque nota sia ai consiglieri comunali, compresa la Pompilio, sia alle realtà associative che si occupano di disabilità grave. La denuncia fatta a mezzo stampa afferma dunque cose che nella realtà non esistono, perché l’azione dell’Amministrazione va in senso completamente opposto alle accuse e risulta nero su bianco dagli impegni presi con il Piano”, così il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti e la consigliera Valentina De Luca con delega alla Famiglia.
“Non esiste nemmeno la stangata che anima la presa di posizione, perché le famiglie i cui figli hanno bisogno dell’assistente dedicato non dovranno corrispondere affatto la quota settimanale che varia tra le 80 (mezza giornata) e le 105 euro (intera giornata), e avranno 60 ore di assistente specialistico pagate dal Comune. Per la prima volta il piano sociale distrettuale prevede risorse per la gestione dei ragazzi disabili, dunque risorse previste proprio per tale figura e che saranno erogate direttamente ai gestori del campus che si accrediteranno – spiegano gli amministratori – Dispiace constatare quanto per la fretta di creare un caso o per essere stata forse informata male, la consigliera si sia fatta portatrice di disinformazione e, cosa gravissima, ai danni proprio di un’utenza delicata e speciale come quella che intendeva difendere! Se prima di denunciare le regole d’ingaggio del campus Giocandosimpara avesse verificato la situazione, oggi avrebbe evitato di allarmare inutilmente le famiglie, non collezionando, così, una bruttissima figura. Quanto ai posti: l’Amministrazione vincolerà l’accreditamento ai centri che garantiscano almeno due posti riservati a bambini che hanno bisogno dell’assistente dedicato. Nel caso del campus, si prevede un totale di 40 posti a settimana senza alcuna distinzione tra bambini normodotati e con disabilità, i 2 posti riservati, infatti, sono per i bambini la cui disabilità è tale da richiedere la presenza di un assistente dedicato per una più giusta inclusione. La scelta di prevedere due posti non deriva da insensibilità, bensì da una questione di spazi e organizzativa, ma chi non opera nella struttura e soprattutto non lavora con i bambini disabili non lo può sapere, però avrebbe potuto chiedere e questo non è accaduto. Ci aspettiamo quindi un accesso sufficientemente capienteInoltre il Ministero anche quest’anno ha stanziato risorse per i centri estivi e le recepiremo a breve in Giunta con una delibera per l’accreditamento degli stessi affinché tutte le famiglie che iscriveranno i propri figli presso i centri accreditati potranno avere un rimborso il cui ammontare dipenderà dall’Isee così come si è fatto in questi due anni e mezzo, in cui abbiamo cercato di rendere ogni servizio, campus non esclusi, il più inclusivo possibile.
Spiace molto, infine, anche il fatto che, nonostante la grande disponibilità mostrata dall’Amministrazione verso chi si è fatto portavoce delle famiglie dei disabili affinché si facessero scelte condivise, tenendo inoltre conto della situazione in cui versa l’Ente, si sia preferita una polemica infondata al confronto, strumentalizzando e soprattutto politicizzando un argomento così delicato”.