Franco Zappacosta Domenica amara sia in campo maschile sia in quello femminile. Anche le ragazze neroverdi sono state sconfitte (0-3) in casa (ma per “casa” si intende il campo di Lettomanopoello) dal Gatteo Mare, una delle tre squadre in vetta alla classifica.
Tutte e tre le reti delle rossoblu romagnole sono state realizzate nella ripresa. Al di là del risultato, la cui legittimità non viene contestata, l’allenatore Lello Di Camillo accusa pesantemente la direzione dell’arbitro della sezione di Lanciano e dei suoi due assistenti.
È un durissimo sfogo contro la terna.
<Primo tempo giocato alla pari, il loro vantaggio è giunto dopo 10 minuti nella ripresa. Abbiamo avuto due ottime occasioni purtroppo fallite da Ranalli. Poi il Gatteo ha trovato il raddoppio e la partita a quel punto è praticanente finita. Nulla da ridire. È un momento in cui ci gira tutto male, conosco i nostri limiti e quali sono i nostri problemi. Ma meritiamo rispetto, non posso assolutamente accettare che un arbitro ci prenda in giro. Da un po’ di tempo vengono designati arbitri locali, Vasto, Pescara, Lanciano, che sistematicamente ci fischiano tutto contro. Inoltre I due assistenti di oggi hanno mostrato di non avere alcuna chiara nozione in fatto di fuorigioco. Sono veramente amareggiato e mi viene voglia di mollare. Da anni sosteniamo sacrifici enormi, e qualcuno a Chieti forse nemmeno l’ha capito, non mi va che i nostri sforzi siano vanificati in questo modo. L’arbitro oggi ci ha veramente massacrato, una cosa intollerabile. Sono furibondo>.
Le ultime annotazioni.
<Si è anche permesso di pronunciare parole poco educate verso le ragazze, nessun rispetto. Nel dopo partita ha trascorso 45 minuti negli spogliatoi facendo attendere noi e quelli del Gatteo sotto la pioggia battente per la restituzione dei documenti>.
Infine.
<A partita conclusa c’è stata pure la contestazione
di qualche spettatore per la sconfitta subita. Queste sono ragazze che lavorano o studiano, l’impegno è totale, meritano solo apprezzamenti per quello che fanno. Io le difenderò sempre>.
