Palestina, l’appello di Liberi a sinistra: “Basta ipocrisia, restiamo umani”

Pubblichiamo di seguito il comunicato dei consiglieri comunali di Chieti Silvio Di Primio e Valentina De Luca del gruppo consiliare Liberi a sinistra.

Lunedì, 29 settembre 2025, nel Consiglio Comunale, in seconda convocazione, torna ad essere discusso l’Ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina presentato dal gruppo consiliare Liberi a Sinistra e sottoscritto da molti altri consiglieri.
Dopo la vergognosa prima seduta del Consiglio del 15 settembre, dove gran parte della minoranza (ad eccezione di tre consiglieri) e parte della maggioranza hanno fatto mancare il numero legale impedendo lo svolgimento del Consiglio comunale e la discussione dell’Ordine del giorno, con la seconda convocazione del 29 settembre questi vergognosi comportamenti non potranno più avere effetti.
Il genocidio in atto in Palestina è ormai ampiamente riconosciuto dalla comunità internazionale dopo le centinaia di migliaia di morti provocate da Israele con le armi ma anche con il blocco degli aiuti umanitari e le conseguenti vittime per denutrizione e per assenza di presidi sanitari dopo la distruzione di tutti gli ospedali.
Azioni illegittime secondo tutti i dettami del diritto internazionale, così come illegittimo, e condannato più volte, il blocco navale delle acque prospicienti la Striscia di Gaza che impedisce, ormai dal 2009, l’arrivo di aiuti e addirittura l’esercizio della pesca ai palestinesi.
Siamo di fronte ad una carneficina che sta scuotendo le coscienze di tutto il mondo ma c’è chi ancora cerca alibi per giustificare il comportamento di Israele; è il caso, purtroppo per noi, anche del Governo italiano con un atteggiamento prono, ai limiti del servilismo, verso il Governo israeliano che continua a calpestare il diritto internazionale con azioni e atteggiamenti che trascurano volutamente i dettami degli accordi internazionali.
Ci auguriamo – dichiarano Valentina De Luca e Silvio Di Primio del gruppo Liberi a Sinistra- che dai banchi del Consiglio comunale di Chieti prevalga il sentimento di restare umani e mettere da parte i disumani ordini di scuderia governativi intrisi di ipocrisia e servilismo.
Siamo sicuri – concludono Di Primio e De Luca – che la sola voce del Consiglio comunale di Chieti non cambierà la situazione ma insieme a tutte le altre che si stanno levando in tutto il Paese potrà contribuire alla pressione sul Governo italiano affinché riconosca formalmente lo Stato di Palestina come passo necessario per porre fine alla carneficina in atto, sostenere il diritto internazionale e difendere la dignità umana.

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