Una giornata carica di emozione e di ricordi quella vissuta oggi da Anna Salvatore e Umberto Tiberio, che hanno celebrato le nozze di diamante, rinnovando la loro promessa d’amore nella chiesa di Sant’Agostino a Chieti, la stessa che il 26 settembre 1965 li aveva visti unirsi in matrimonio.
La cerimonia, officiata dal parroco Don Michelangelo Tumini, ha raccolto attorno a loro l’affetto dei figli Davide, Raffaella e Cristina, dei generi Paolo ed Enrico e dei nipoti Maja, Marko, Matteo, Michela e Amy, che hanno condiviso questo momento speciale con commozione e gioia.
Nella sua omelia, Don Michelangelo ha ricordato come il matrimonio di Anna e Umberto sia “un segno concreto di fedeltà e speranza, un dono che la comunità intera custodisce con gratitudine”. Ha sottolineato l’importanza di “coltivare ogni giorno l’amore con piccoli gesti di cura reciproca” e ha invitato i presenti a guardare alla loro storia come a un esempio luminoso di vita cristiana.
Anna e Umberto hanno alle spalle una lunga vita fatta di dedizione e lavoro: lui ha svolto con passione la professione di modellista presso l’azienda Rodrigo, mentre lei ha servito lo Stato come poliziotta penitenziaria, incarnando i valori di impegno e responsabilità.
Dopo la celebrazione, la famiglia insieme agli amici si è ritrovata per festeggiare al ristorante Fuoco e Fiamme di Chieti Scalo, in un clima di allegria e gratitudine.
Sessant’anni di matrimonio sono un traguardo raro e prezioso, testimonianza di un legame solido che ha saputo attraversare il tempo, le sfide e le gioie della vita.
Ad Anna e Umberto, i più sinceri auguri dalla redazione de Il Giornale di Chieti, con l’auspicio che il loro esempio continui a illuminare il cammino delle generazioni future.


