NONNI E NIPOTI: UNA RELAZIONE OLTRE LE GENERAZIONI

A VOLTE SÍ, A VOLTE NO

<>
Inizia così il libro intitolato “Mio nonno era un ciliegio” di Angela Nanetti che racconta la storia di un ragazzo che condivide i racconti della sua infanzia, il forte legame con il nonno e il valore di una vita semplice ma piena di emozioni. La narrazione si concentra sul ricordo del nonno che, come un ciliegio, rappresenta un punto di riferimento solido e affettuoso per il protagonista. La storia affronta temi come la famiglia, il rapporto tra le generazioni, la natura e la memoria. Questo libro riflette sull’importanza dei legami familiari, utilizzando il ciliegio come simbolo di crescita ed è uno spunto per riflettere su quello che è il legame tra nonni e nipoti oggigiorno.
In un mondo dove adesso basta un dispositivo, la modalità di contatto tra nonni e nipoti si è modificata e non sempre in meglio. Ciò, infatti, priva i nipoti di una parte di vita fondamentale per lo sviluppo della loro capacità relazionale, mentre per i nonni rappresenta un ostacolo per il mantenimento dei rapporti con i loro cari, complicato dal fatto che non tutti hanno familiarità con le nuove modalità di comunicazione. La non compatibilità tra le abitudini di vita degli anziani, costruite nel tempo e gli input continui e sempre nuovi dei giovani, porta ad una frattura dei legami, quasi la dimenticanza di quanto i nonni abbiano rappresentato una risorsa importante per la crescita dei nipoti.
Dalla frattura di un legame alla noncuranza, il passo è breve.
La famiglia non può? Subentra il collocamento in struttura.
Ma in luoghi come le case di riposo, spesso gli anziani si sentono abbandonati a se stessi, costretti ad altre abitudini di vita e non più in linea con il percorso condiviso con figli e nipoti.
Molte sono le notizie che ci inducono a pensare a come gli anziani vengono trattati in quelle cliniche dove dovrebbero, invece, essere assistiti; un esempio è ciò che è successo alla comunità alloggio “Il fornello” in provincia di Bologna, chiusa per casi di maltrattamenti verso gli anziani da parte del personale. Gli anziani ospiti della struttura si sono ritrovati vittime di incurie e violenze sessuali non potendo chiedere aiuto e terrorizzati dalla consapevolezza di ritrovarsi faccia a faccia con la morte, come è capitato ad alcuni di loro. Questi episodi sono stati testimoniati dai parenti delle vittime, grazie ai video girati dai carabinieri, che hanno descritto le atrocità inflitte ai loro cari.
Questa è solo una delle tante situazioni che avvengono ogni giorno in strutture che dovrebbero essere specializzate nella cura dei più fragili per la quale famiglie e società civile contribuiscono a garantire a chi ne ha bisogno.
Il rischio che l’anziano può correre in assenza della famiglia, in realtà dovrebbe insegnarci l’importanza di coltivare rapporti con la parte anziana della famiglia e preservarla, per evitare di condannarla ad una triste fine.

LETIZIA FILIPPONE, CHIARA BASCELLI

Previous Story

Armonie di suono: viaggio nella Meditazione con le forme

Next Story

Confcommercio, Marisa Tiberio lancia l’allarme: “La desertificazione urbana avanza”

Ultime notizie da Blog

Latest in Music

About us

One thousand years ago, superstition and the sword ruled. It was a time of darkness. It was a world of fear. It was the age of gargoyles. Stone by day, warriors by night, we were betrayed by the humans we had sworn to protect, frozen in stone by a magic spell for a thousand years.

Now, here in Manhattan, the spell is broken, and we live again! We are defenders of the night! We are Gargoyles! Scout troop short a child, Khrushchev’s due at Idelwyld… Car 54, where are you? Harlem that’s backed up.

Authors

Newsletter

© COPYRIGHT 2023 – IL GIORNALE DI CHIETI.
PIAZZALE MARCONI N.69 – 66100 CHIETI
ILGIORNALEDICHIETI@GMAIL.COM | C.F. 93062690693.


Deprecated: Non-static method snwp_Show::fake_wp_footer() should not be called statically in /home/hkagijcn/public_html/nuovo/wp-includes/class-wp-hook.php on line 308