“Con l’espletamento del processo di fusione per incorporazione di Abruzzo e Sviluppo Spa e Fira Spa si pone fine a una triste vicenda che si trascina da anni e riguarda la ricollocazione del personale ex Ciapi. Con la revoca dell’accreditamento da parte della giunta regionale targata D’Alfonso-Paolucci risalente al 2018 si era decretata la fine del glorioso ente di formazione della Regione Abruzzo. Nel 2019, il nuovo governo regionale ha provveduto a mettere in liquidazione l’associazione nominando un liquidatore. Al termine del processo di liquidazione una parte dei dipendenti del Ciapi, 5/7 lavoratori, nonostante le professionalità acquisite, è rimasta senza impiego con difficoltà di ricollocazione anche a causa dell’età. Questa maggioranza di centrodestra aveva preso l’impegno di trovare una soluzione alla vicenda, compatibilmente con le disposizioni giuslavoristiche, proprio in sede di fusione tra Abruzzo Sviluppo e Fira. Oggi il percorso è stato portato a compimento e in collaborazione con il collega Montepara abbiamo sottoscritto un emendamento, approvato all’unanimità dal Consiglio, e siamo riusciti a garantire la ricollocazione del personale in esubero. Si pone così fine a questa annosa vicenda con l’obiettivo di non disperdere il patrimonio funzionale e professionale del Ciapi Abruzzo valorizzando l’esperienza professionale maturata nel settore della formazione”. E’ quanto si legge in una nota dei consiglieri regionale Mauro Febbo e Fabrizio Montepara.
