Franco Zappacosta
Peggio non poteva concludersi il campionato per il Chieti Calcio Femminile sconfitto oggi (2-3) dal Villorba Treviso. Le ragazze neroverdi ora sono costrette a cercare la salvezza nel playout. Gara secca in trasferta sul campo del Gatteo Mare (probabilmente domenica prossima, manca ancora l’ufficialità).
La tranquilla squadra trevigiana (partita disputata a Torre de’ Passeri) ha giocato alla morte. “È giusto così – la riflessione di Lello Di Camillo – non contesto la grinta, direi la rabbia agonistica delle nostre avversarie. Contesto, invece, che alla fine ci abbiano preso in giro e riso in faccia. Eppure non è che vi fossero ruggini passate… Inoltre, mi sono stancato nel commentare le direzioni arbitrali. Anche oggi ho visto cose assurde”.
Il Chieti è passato in vantaggio con la solita Giulia Di Camillo, ha poi subito il pareggio trevigiano sul finire del primo tempo. Nel secondo subito il raddoppio neroverde con Fartaria. Sul 2-1 si è verificato il brutto infortunio occorso a Jasmine Di Gesualdo. Partita sospesa per dieci minuti, ragazza medicata sul campo con parecchi punti di sutura alla testa. “Ha preso un calcione, l’arbitro ci ha fischiato una punizione contro. Incredibile. Alla ripresa del gioco, ci sono stati cinque minuti di vero e proprio blackout e abbiamo preso due reti”.
Adesso è urgente rimettere insieme i cocci del morale e concentrarsi sullo spareggio che vale la permanenza nella categoria. Il Chieti Femminile può farcela.