L’Archivio di Stato di Chieti apre le sue porte per un evento dedicato al secondo dopoguerra

L’Archivio di Stato di Chieti apre le sue porte per un evento dedicato al secondo dopoguerra, tra memoria storica e ricostruzione.
Il 25 ottobre, studiosi e cittadini sono invitati a scoprire “Un panorama di rovine: danni di guerra e ricostruzione a Chieti e provincia”, una mattinata di riflessione accompagnata da un’esposizione documentaria che ripercorre le difficoltà incontrate nel lungo percorso che ha condotto alla riparazione dei danni subiti, al rientro in patria dei reduci, al progressivo ma lento miglioramento delle condizioni di vita e alla successiva fase della Ricostruzione.
Una terra ferita, un popolo che riparte dalle macerie, un patrimonio da ricostruire. Attraverso una selezione di documenti provenienti da fondi diversi, la mostra racconta le condizioni drammatiche in cui versava l’Abruzzo all’indomani della Liberazione: edifici sventrati, infrastrutture distrutte, economie rurali in ginocchio, carestie, disoccupazione, ma anche la determinazione di ricostruire, ripartire, rinascere.

Dopo i saluti istituzionali della dott.ssa Stefania Di Primio, direttrice dell’Archivio di Stato di Chieti, interverranno due autorevoli studiosi dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara:
• Il prof. Enzo Fimiani, docente del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne, illustrerà le complesse dinamiche politiche e sociali che hanno segnato la regione nel passaggio dalla guerra alla pace, tra la caduta del Fascismo e la lenta ricostruzione democratica.
• La prof.ssa Lucia Serafini, docente del Dipartimento di Architettura, guiderà i presenti attraverso i processi di ricostruzione del patrimonio edilizio, analizzando norme, scelte architettoniche e strategie tecniche adottate per restituire dignità ai centri urbani devastati.

A seguire, visita guidata alla mostra documentaria a cura della dott.ssa Di Primio.
Un’occasione imperdibile per riscoprire la storia recente del territorio, riflettere sul passato e comprendere le radici della nostra contemporaneità. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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Now, here in Manhattan, the spell is broken, and we live again! We are defenders of the night! We are Gargoyles! Scout troop short a child, Khrushchev’s due at Idelwyld… Car 54, where are you? Harlem that’s backed up.

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