La lingua semantica della scienza è proprio il greco antico, la lingua dei primi fisici, dei primi matematici, dei primi filosofi, la lingua delle radici etimologiche di tutto il lessico medico e scientifico in generale. E l’hanno parlata benissimo la lingua della scienza oggi gli studenti del Liceo classico ‘G.B. Vico’, quando hanno incontrato la biochimica ungherese Katalin Karikò, Premio Nobel per la medicina 2023 per le “scoperte su come l’mRNA interagisce con il sistema immunitario”. Le ragazze e i ragazzi hanno dialogato con la scienziata e le hanno rivolto tante domande, ma soprattutto hanno ricevuto una testimonianza di dedizione, di passione e di amore verso gli studi e verso i propri obiettivi. Nel suo libro ‘Nonostante tutto. La mia vita nella scienza’, tra i cinque finalisti del Premio Asimov per l’editoria scientifica, la biochimica ungherese condensa tutta la sua esperienza di vita e la tenacia che l’ha accompagnata nel percorso complesso e non lineare di donna e di immigrata, immersa nel mondo accademico e scientifico.
L’appuntamento è il fiore all’occhiello della seconda edizione del progetto ‘L’umanesimo accoglie la scienza’, promosso e realizzato dal Liceo teatino in collaborazione con il Premio Asimov e con l’INFN Laboratori nazionali del Gran Sasso, volto a promuovere per la comunità scolastica momenti di approfondimento e di orientamento formativo, nell’ottica della formazione integrale e di quella che il Prof. Giorgio Parisi, proprio nella sua visita al Liceo Vico lo scorso anno, definì ‘fertilizzazione incrociata dei campi del sapere’.
A moderare l’evento, patrocinato dal Comune di Chieti, dalla rete Bibliars e dalla Fondazione Palazzo De Sanctis, il Rettore Dirigente Paola Di Renzo, il Prof. Francesco Vissani, la Prof. Daniela Zannerini. L’incontrò potrà essere rivisto da tutti in differita sul canale youtube del Premio Asimov e sul canale video youtube Convitto G.B.Vico – Chieti.
Doppietta di Nobel per il Liceo classico “G.B. Vico” di Chieti, dunque. Dopo la visita del Prof. Giorgio Parisi lo scorso anno, stavolta Kataline Karikò: chissà che per il prestigioso e antico liceo teatino non divenga una consuetudine…
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