Si è appena conclusa, al teatro Marrucino, la V edizione della maratona di lettura “La città che legge”.Centinaia di lettori hanno esibito la loro passione letteraria, alternandosi nell’interpretare più di cinquanta classici della letteratura mondiale di ogni epoca. In questa edizione, il tema della Kermesse, che si è svolta dal 18 al 20 maggio per più di cinquanta ore ininterrotte di lettura, era la guerra. Un tema suggestivo e di grande attualità. Il repertorio letterario molto ampio da cui attingere spaziava dai grandi autori del passato come Omero fino ad autori moderni come Ennio Flaiano e Primo Levi. Scegliendo di denunciare la crudeltà della guerra, l’evento quest’anno ha raddoppiato il suo impegno civico, infatti il fine che naturalmente insegue, di incentivare la passione dei cittadini per la lettura, si è accompagnato ad un altro e più nobile scopo, ad un’altra e più nobile passione, quella della pace. Un valore altissimo nel momento in cui si odono solo canti di guerra. Anch’io ho avuto il piacere di partecipare all’attività teatrale, leggendo un testo che a mio avviso evidenzia uno degli aspetti caratteristici della guerra: la crudeltà e il suo carattere cruento, come nel canto omerico, da me scelto, del duello tra il principe di Troia e il Pelide Achille. È stata un’esperienza emozionante, la rifarò volentieri.
Stefano Copertino, classe II A
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