“L’Associazione Inclusiamo apprende con preoccupazione la notizia che l’amministrazione comunale ha deciso di anticipare l’uscita giornaliera dei bambini a partire dal 13 giugno del nido “Il Riccio e la Volpe”. Molte famiglie che usufruiscono dei servizi all’infanzia resi disponibili nell’unico nido comunale dell’intera città, si sono rivolte alla nostra associazione manifestando sgomento circa la decisione di anticipare l’uscita giornaliera dei bambini, nel periodo che va dal 13 giugno all’ 08 luglio, alle ore 13,30 invece che alle 17.30. Il tutto, senza garantire un congruo preavviso, onde consentire quantomeno alle famiglie di organizzare diversamente la propria gestione quotidiana”. Così in una nota Anna Gloria Di Leo, presidente dell’associazione Inclusiamo – Associazione per la tutela dei diritti e dell’inclusione sociale di bambini affetti d malattie rare e disabilità in genere – che continua: “Ci informano anche delle oggettive difficoltà di reperire per il prossimo anno alternative presso nidi privati, non solo per questioni economiche, ma anche perché non si rinvengono posti disponibili, essendo già giugno inoltrato.
Le famiglie, infatti, ci comunicano che ad oggi 21 giugno non hanno avuto ancora alcuna certezza relativa al proseguo della scolastica il che implica una totale precarietà sulle sorti del nido comunale e su quelle dei bambini, procurando tanta preoccupazione.
L’Associazione, pertanto, invita l’amministrazione a ponderare attentamente tali decisioni e chiede che venga ricollocato al centro della questione il preminente interesse dei minori, la loro serenità ed il loro diritto a vedersi garantita la continuità socio educativa derivante dalla conservazione del servizio.
Non senza evidenziare che tale decisione, oltre a pesare economicamente sulle famiglie che hanno già affrontato ogni spesa relativa al nido e che si vedono cessare il servizio tempo pieno ingiustamente anzitempo, si ripercuote in maniera ancor più gravosa sui bambini più fragili e sulle rispettive famiglie.
E’ fondamentale ai fini scolastici ed inclusivi, soprattutto per i bimbi affetti da disabilità, garantire continuità didattica. Nei bambini più fragili, un cambiamento cosi repentino e non opportunamente monitorato, potrebbe causare finanche una possibile regressione terapeutica (anche per questo motivo le leggi in materia invocano la continuità scolastica dei docenti); eventualità che va assolutamente scongiurata.
Auspichiamo quindi – conclude la presidente Di Leo – che l’Amministrazione comunale Voglia riconsiderare le proprie intenzioni ed invero che si adoperi al meglio per garantire la continuità del servizio anche per l’anno futuro, revocando o non assumendo ogni decisione di anticipare l’uscita alle 13:30 siccome garantito ad inizio anno scolastico e di adoperarsi in maniera repentina alla continuità di suddetto nido comunale”.
