Pomeriggio da dimenticare all’Angelini per il Chieti, sconfitto 3-0 dall’Atletico Ascoli nella nona giornata del Girone F di Serie D. Gli uomini di mister Seccardini si impongono con autorità e lucidità, al termine di una gara che li ha visti sempre in controllo, mentre i neroverdi – in piena emergenza di organico – faticano a trovare ritmo e idee.
Il Chieti parte con coraggio: Del Zotti conferma il 3-5-2, Grandis in mezzo al campo e Mustafa largo a destra, con l’intenzione di pressare alto e non concedere costruzione all’avversario.
L’Atletico Ascoli, però, mostra subito organizzazione e tempi d’uscita perfetti. Dopo un primo squillo di Coppola su punizione (14′), la squadra ospite cresce e trova il vantaggio al 42′: Sardo inventa sulla destra, Didio scatta alle spalle della difesa e infila Zanin con un destro preciso. È 0-1, e il Chieti accusa il colpo.
Nella ripresa i neroverdi provano a reagire. Sabba, al 48′, sfiora l’incrocio con una bella conclusione da fuori, ma l’Atletico Ascoli risponde subito e sfiora il raddoppio con Didio, fermato da Pinto sulla linea.
Del Zotti tenta la scossa inserendo Pracek e De Souza, ma la squadra resta imbrigliata nella trama marchigiana. Gli ospiti amministrano e al 78′ trovano il 2-0 con Muro, che risolve in area dopo una respinta corta.
Il colpo del definitivo 0-3 arriva all’84′, e ha un sapore particolarmente amaro per l’ambiente teatino: a firmarlo è Danilo Forgione, ex capitano del Chieti, che approfitta di un errore in disimpegno di Zanin e deposita in rete a porta vuota. Un gol che chiude il match e lascia l’Angelini gelato.
Del Zotti: “Non cerco alibi, ma l’emergenza è pesante”
Nel post-gara mister Francesco Del Zotti parla con grande onestà e autocritica:
“Dispiace perché nei momenti chiave non siamo emersi. La responsabilità è mia: devo essere io ad alzare il livello della squadra. Avevamo preparato la partita per essere aggressivi, ma non ci siamo riusciti.”
Sulle difficoltà di formazione:
“È da settimane che siamo in emergenza. Oggi è mancato anche Donsah, che fino all’ultimo sembrava disponibile. Le assenze pesano, ma non voglio cercare alibi. Ho cercato di dare equilibrio, ma evidentemente non è bastato.”
Poi precisa che le vicende societarie non hanno influito:
“Quello che succede fuori non c’entra nulla. I ragazzi danno tutto, anche più di ciò che hanno. Ma se mancano cinque titolari da tempo, è difficile chiedere sempre il 150%. Chi c’è deve dare di più, ma certe assenze non si colmano.”
E conclude con un messaggio di determinazione:
“Questa piazza merita di più. Non voglio snaturare i miei principi: voglio una squadra propositiva e coraggiosa, soprattutto in casa. Continueremo a lavorare per tornare a entusiasmare la gente.”
