Chieti: il consigliere Raimondi (Avs) presenta mozioni e ordini del giorno

Due mozioni e due ordini del giorno per una città con più servizi, con più sinergia tra associazioni e istituzioni, per contrastare la precarietà lavorativa e per combattere i tagli delle risorse pubbliche a svantaggio di comuni ed enti locali, una scure voluta dalla Finanziaria 2026 a firma del governo Meloni. Si possono sintetizzare così i contenuti dei quattro punti presentati lunedì mattina dal consigliere comunale di Sinistra Italiana-AvS Edoardo Raimondi (nella foto), presidente della I Commissione Bilancio, presso l’Ufficio di Presidenza del Comune di Chieti. Queste mozioni di indirizzo e questi ordini del giorno, da discutere nella prima seduta utile di consiglio, riguardano la proposta di ripristino del servizio di trasporto scolastico (scuolabus) per gli istituti scolastici di competenza comunale del Comune di Chieti; la proposta di definizione di una modalità di gestione in partenariato pubblico–privato del sito storico dell’ex Pescheria di Chieti Alta, situato in Via Arniense e finalmente giunto a nuova vita poche settimane fa; un formale atto di sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori precari della Giustizia assunti con contratti a tempo determinato in ambito PNRR, anche sul territorio cittadino, con una richiesta, di cui il nostro Comune potrà farsi protagonista, per attivare percorsi di stabilizzazione; un ultimo atto scritto per dire no, a partire dai territori, alla finanziaria dei Meloni, che taglia drasticamente le risorse ai comuni di tutta Italia, mettendo in ginocchio soprattutto il Mezzogiorno, il centrosud, regioni e comuni come il nostro. Dichiara Raimondi: “Credo che ci voglia concretezza: come consigliere comunale di Sinistra Italiana-Avs nel Comune capoluogo, ritengo che intervenire per trovare soluzioni economicamente accettabili, in una situazione di dissesto economico, per ripristinare un servizio come quello dello scuolabus sia un’azione che possa venire incontro ad un’ampia fascia di famiglie. Certo, con il sostegno tecnico degli uffici e dell’assessorato alla Pubblica istruzione con cui siamo costantemente in dialogo, si tratterà di agire in modo ragionevole e ponderato dopo anni di vuoti, valutando un rinnovato servizio scuolabus comunale che potrà strutturarsi, a norma di legge, con il coinvolgimento di ditte esterne e attraverso domande individuali di accesso al servizio con sostenibili piani tariffari. Il tutto, potrebbe attuarsi già nei prossimi mesi anche in via sperimentale in vista del prossimo anno scolastico, così da monitorare e vagliare condizioni e contesti a vantaggio di famiglie sempre più strette dalla crisi economica e sociale. Situazioni che chi vive ogni giorno la nostra realtà conosce bene.
In tal senso, applicare finalmente la formula del partenariato pubblico-privato (ampiamente normata e utilizzata efficacemente da decenni in tutta Italia) per la gestione di vecchi e nuovi spazi, può rappresentare il vero atto innovativo e trasparente capace di creare cooperazione e coprogettazione sociale tra associazioni, enti del terzo settore e istituzioni pubbliche, così da generare pure nuove forme di ricchezza economica cittadina. Quale occasione migliore, quindi, per applicare questo strumento di gestione condivisa degli spazi pubblici, se non su un luogo storico appena riaperto alla città come l’ex pescheria in pieno centro storico, di significativa rilevanza culturale e identitaria per tutte e tutti noi?
Queste proposte, che riguardano direttamente la qualità della vita quotidiana dei cittadini, devono essere sempre affiancate anche da richieste di carattere più generale, come quella che riguarda l’ordine del giorno da me presentato per stabilizzare i precari della giustizia che vivono i nostri territori: una drammatica condizione di incertezza che, come denunciato pochi giorni fa da Luca Fusari della Fp Cgil, in Abruzzo è vissuta da 291 unità da stabilizzare una volta terminato l’effetto PNRR. Di questi, solo a livello cittadino, almeno 26 persone afferiscono al Tribunale di Chieti – oltre che, in Provincia, 14 al Tribunale di Vasto, 16 al Tribunale di Lanciano e alcuni nella sezione distaccata del Tribunale di Chieti ad Ortona e nelle procure. A ciò si aggiunge l’ultimo ordine del giorno, presentato in tutti i Comuni d’Italia da Sinistra Italiana-Avs, per rappresentare in tutte le sedi la posizione di netto dissenso sulle proposte contenute nel testo della Legge Finanziaria targata Meloni per il 2026 che, al di là della fumosa e continua propaganda, si è perfettamente allineata con il passato, tagliando drasticamente risorse e futuro ai Comuni italiani, continuando così a mettere in seria difficoltà la vita concreta di sindaci, amministratori, cittadine e cittadini, soprattutto di coloro che vivono regioni e comuni del centrosud e del Mezzogiorno. Il tutto, pure in vista della manifestazione nazionale contro questa scellerata Finanziaria prevista per mercoledì 19 a Roma, insieme al Paese reale e ai tanti amministratori locali d’Italia.

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