Pubblichiamo di seguito il comunicato della consigliera comunale di Chieti Serena Pompilio.
Ieri si è tenuta una riunione operativa con i genitori dei bambini interessati all’asilo nido ma le soluzioni presentate sono state veramente deludenti.
Aumenti notevoli a carico delle Famiglie e molti hanno rinunciato nonostante rientranti nella graduatoria iscrivendo i figli fuori Chieti.
Un comune che beffeggia i genitori facendosi il grande sul bonus asilo nido INPS.
Cosa c’entra con le tariffe comunali? Il bonus INPS è una forma di agevolazione nazionale con domanda che va presentata entro fine dicembre e con una liquidazione che avviene dopo 60 giorni. Quindi i genitori che ne avranno diritto (non tutti) percepiranno i soldi a marzo 2026. L’asilo però nel frattempo andrà pagato per intero con quote veramente altissime che superano quelle dei nidi privati (680,00€).
La scusa è il dissesto ma ricordo che i problemi finanziari sussistevano anche l’anno scorso e le rette non erano come oggi. Contributi comunali al
minimo penalizzando un servizio essenziale.
Parliamo di aumenti di 200/300 € in più al mese che le famiglie non possono permettersi.
Il disagio peraltro è causato anche dal ritardo ingiustificabile con cui le famiglie sono state edotte dei costi. Il Comune però dimentica che l’anno scorso l’asilo Bamby ha avuto un contributo regionale di 21.096,60 € con un’ordinanza di liquidazione proprio comunale che non è stata minamamente presa in considerazione nel calcolo della retta mensile.
