L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ospiterà il 19 e 20 dicembre prossimi, presso la Sala conferenze del CAST nel Campus di Chieti, l’edizione annuale di “ArcheoFOSS”, il Convegno internazionale di riferimento per la comunità che esplora le potenzialità del software libero e dell’open source nell’archeologia. Giunto alla sua 18^ edizione, “ArcheoFOSS” si è affermato come momento di raccordo e confronto nel settore, unendo ricercatori e professionisti del mondo dei beni culturali con l’obiettivo di innovare e promuovere l’accessibilità dei dati e creare protocolli e flussi di lavoro aperti. Il convegno coinvolgerà circa ottanta relatori nazionali e internazionali, che presenteranno diversi contributi su progetti e ricerche innovative che uniscono archeologia, open source e digitalizzazione. “ArcheoFOSS” si propone come piattaforma per affrontare le sfide contemporanee nell’archeologia e nelle discipline correlate, promuovendo l’uso di strumenti open source, l’accessibilità dei dati e la condivisione della conoscenza. Tra i temi principali di questa edizione figurano la gestione dei big data in archeologia, gli approcci di Open Science applicati all’archeologia, l’uso della realtà virtuale per la ricostruzione e valorizzazione del patrimonio culturale, l’applicazione di tecniche di machine learning e intelligenza artificiale per l’analisi dei dati archeologici, e il ruolo delle comunità digitali nella preservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
“E’ con grande piacere – annuncia la professoressa Maria Carla Somma – che, come decana degli archeologi della “d’Annunzio” e Presidente del corso di Laurea Magistrale in Beni Archeologici e Storico-Artistici, presento il 18° congresso internazionale ArcheoFOSS. L’incontro è organizzato del Dipartimento di Scienze della “d’Annunzio”, con l’ausilio del Settore Terza Missione di Ateneo ed il patrocinio della SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani). Sarà l’occasione per riunire – prosegue la professoressa Somma – molti importanti studiosi di diversi paesi che si confronteranno su temi cruciali per l’archeologia dall’uso di strumenti open source all’accessibilità dei dati alla condivisione della conoscenza tra esperti ed anche con la società civile. Il Convegno, oltre ad essere di grande interesse per gli studenti, – conclude la professoressa Maria Carla Somma – rappresenta un’importante forma di aggiornamento per tutti coloro, professionisti, funzionari pubblici e privati, che operano nell’ambito dei Beni Culturali globalmente intesi, con particolare riguardo a quelli archeologici, rinnovando l’impegno dell’Ateneo verso il territorio e le comunità che custodiscono un ricchissimo patrimonio archeologico”.
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