”Come molti di voi sapranno, nonostante si siano svolte le elezioni di rinnovo della Rappresentanza Studentesca nell’università di Chieti – Pescara dopo ben 4 anni di attesa (rispetto ai 2 anni previsti per legge), il Rettore non ha ancora provveduto a nominare gli studenti eletti per l’ingresso negli organi collegiali di Ateneo, determinando pertanto situazioni svantaggiose per tutta la componente studentesca!”. Inizia così la nota dell’associazione 360 gradi. ”Infatti, nella giornata di ieri si doveva tenere un’importantissima riunione della Consulta degli Studenti – per chi non lo sapesse, è un organo di rappresentanza ad esclusiva componente studentesca e gestito dagli studenti che è tenuto ad esprimere pareri su documenti di importanza massima per la qualità della vita studentesca in ateneo e non solo – e nell’Ordine del Giorno era previsto il dover esprimere un parere sul Regolamento Tasse e Contributi e sul Manifesto degli Studi. Tuttavia, dato che dei superstiti 19 rappresentanti nell’Organo (dai 34 eletti nel 2018) solo in 6 si sono presentati ad una seduta ONLINE, non è stato possibile raggiungere il numero legale per poter iniziare la riunione stessa e, di conseguenza, non è stato possibile fornire un parere in merito al Regolamento Tasse ed al Manifesto degli Studi che saranno in vigore per l’anno prossimo. Come abbiamo denunciato nelle scorse settimane, questa è l’ennesima conferma che in questo Ateneo molte cose NON FUNZIONANO e che spesso e volentieri la voce degli studenti rimane inascoltata ed è proprio per questo che chiediamo l’immediata nomina dei rappresentanti eletti. Dopo 4 anni di stallo a maggio scorso si sono svolte le elezioni per le rappresentanze studentesche. Tuttavia il Rettore ha emanato un regolamento elettorale che prevede l’entrata in carica a partire dal 1 novembre 2022”. “Una scelta assurda perché a luglio si decide sulle tasse universitarie-commenta Carmela Santulli di 360Gradi. Entrare in carica dopo che le scelte più importanti sono state già fatte è un segnale gravissimo che fa capire come al vertice di questo ateneo da fastidio la rappresentanza studentesca e la voce che rappresenta. Il paradosso è che il Rettore ha fatto di tutto per farsi prolungare il proprio mandato e nel contempo ha procrastinato l’ingresso degli studenti negli organismi principali, quali il CDA” prosegue Carmela Santulli. “È evidente che non ci vuole tra i piedi, d’altronde siamo l’unica voce dissonante in questo consesso in cui si pensa a tutto fuorché ai servizi per gli studenti. Chiediamo di nuovo di proclamare gli eletti ora, perché adesso si decidono le tasse, il calendario didattico e gli appelli e noi vogliamo poter rappresentare i colleghi che ci hanno eletto al meglio”.
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