“Teate Medievale” per conoscere la nostra storia

Piccolo ma prezioso. Un gioiellino di grande valore. E’ stato presentato oggi nella sala riunioni del Comune “Teate Medievale”, un libricino di quasi 100 pagine nel quale, grazie al dono dell’ammirevole sintesi di chi vi ha lavorato, è narrato un particolare ed importante periodo storico della città, i secoli del Medio Evo teatino che dalla decadenza dell’Impero Romano, con le invasioni barbariche, arrivano all’epoca aragonese, (quella di Chieti capitale dei due Abruzzi, quindi dell’intero territorio regionale) ed alla fine dell’età medievale. Dopo la trattazione delle varie fasi storiche, il volumetto presenta delle vere perle: le Torri, le Porte, le Chiese, i Conventi e i Monasteri, le Opere d’arte, le Abbazie e i Castelli nei dintorni di Teate. Ed infine l’elenco dei Camerlenghi della Teate medievale e dei suoi Vescovi. Qualcosa di straordinario e tale si svela sin dalla copertina che propone le torri teatine sullo sfondo: la Campanaria di San Giustino, (ovviamente priva della guglia che verrà realizzata più tardi), di Porta Pescara, Toppi, la Torre arcivescovile, quella Bassi/Valignani, di Santa Barbara e di via Anelli Fieramosca. In primo piano un momento del Palio del Camerlengo, giostra cui i cavalieri davano vita in piazza San Giustino attraversata in diagonale dall’imbocco di via Chiarini sin presso l’odierno tribunale. Ecco “Teate Medievale” e le promesse della copertina sono mantenute in tutte le pagine successive. Si sfogliano ed è quasi un incanto la quantità di sorprese.

Per il lettore sono scoperte a non finire. “Perché sappiamo molto dell’epoca romana della città – spiega Aurelio Bigi – ma poco del periodo medievale”. Il libro è nato per iniziativa del Rotary Club di Chieti presieduto da Attilio Pompilio (autore della presentazione insieme con Gregorio Di Luzio che subentrerà nella carica nel 2022-2023) ed è il frutto dell’impegno di molte competenze (e di molte passioni). Il testo è di Aurelio Bigi, le foto di Lamberto Zulli, ha collaborato alla realizzazione del progetto Marilisa Palazzone che ha scritto una sentita postfazione. Bella la veste grafica, stampa curata infatti dall’editrice èDICOLA di Gerardo Di Cola.

Zulli, De Cesare, Ferrara, Pompilio, Buono, Bigi

Del libro si è parlato oggi nella sala riunioni del Comune, presenti il sindaco Diego Ferrara, il vice Paolo De Cesare, il presidente del Rotary, Attilio Pompilio, Rosanna Buono, dirigente dell’Ufficio scolastico Chieti-Pescara (intervenuta anche in rappresentanza della dirigente Maristella Fortunato che ha firmato la prefazione), Aurelio Bigi e Lamberto Zulli.

Marilisa Palazzone

In sala Marilisa Palazzone, Gregorio Di Luzio e Gerardo Di Cola.
“Teate Medievale” sarà distribuito (con frequenza annuale) nelle prime classi delle scuole medie di Chieti e dei centri limitrofi per favorire la conoscenza della storia della città da parte degli adolescenti. “La ricerca storiografica e la didattica della storia sviluppano nei ragazzi il senso di identità e di appartenenza, valori che consentono di diventare cittadini attivi” ha sottolineato la dottoressa Bono. Il sindaco Ferrara ha elogiato l’iniziativa del Rotary “che ha anche curato un’apprezzata guida turistica della città”. Ma l’incontro è stato occasione per una breve e poco lieta considerazione del sindaco: “Purtroppo la popolazione di Chieti è scesa sotto il livello delle cinquantamila unità. Anche se il dato della natalità non è basso e pur vedendo che Chieti è piena di gente quando ci sono eventi, i residenti diminuiscono. Vanno via quelli della fascia di età che va dai 20 ai 35 anni. La riduzione dei posti di lavoro è la prima causa di questo impoverimento. Come amministrazione siamo impegnati per investire la tendenza”.
Aurelio Bigi ha aggiunto un’altra perla alla collezione dei libri dei quali è autore. Studioso di storia teatina e grande suo divulgatore ha ricordato come il nuovo volume permetterà di conoscere un periodo poco noto della storia teatina. “Oltre che monumenti di età romana, la città vanta un ricco patrimonio di epoca medievale. Non dimentichiamo il Calice Valignani, che il nostro Arcivescovo utilizza una volta l’anno, il Messale Borgia o le laudi composte nello Scriptorium di San Giustino, custodite nei musei vaticani. La Chieti medievale è tutta da scoprire, conoscere, valorizzare”. Infatti il messaggio che compare subito dopo la copertina è “Conoscere la propria città per amarla e prendersene cura”.

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