Protesta simbolica dei medici di famiglia: il 15 dicembre in tutti gli ambulatori non verranno accese le luci ed i pazienti saranno accolti, per le consuete visite, al lume di candela

“Gli “eroi” e le loro vittime sono stati dimenticati ancora una volta nel silenzio dei loro ambulatori dalla politica. Già abbandonati ed isolati senza presidi di protezione individuale all’insorgere della pandemia, accorgendosi di loro solo alle esequie dei deceduti per Covid, oggi, dopo la crisi energetica, vengono nuovamente ignorati”. E’ il grido d’allarme, dal sapore dell’accusa, lanciato dal dott. Mauro Petrucci – Segreterio Provinciale FIMMG Chieti, che, senza mezzi termini,  che sottolinea: “In particolare, la medicina di famiglia non viene presa in considerazione dai provvedimenti del governo a sostegno delle imprese e degli studi professionali, per sopperire ai costi del caro energia e dell’inflazione. Oltre ad essere stata dimenticata nei decreti dedicati al ristoro dei dipendenti pubblici (per i quali è stata prevista una indennità una tantum per il 2023 come anticipo sul prossimo contratto pari all’1,5% dello stipendio), la Medicina di Famiglia è stata esclusa dai provvedimenti del cd. DL Aiuti quater a favore delle imprese.

Il medico di famiglia è a tutti gli effetti un libero professionista convenzionato, assimilabile ad una piccola impresa e come tale tutti gli oneri di gestione del proprio studio professionale sono a suo carico, compresa la presenza del personale amministrativo ed infermieristico. Non si comprende quindi per quale motivo queste impese siano escluse dalle agevolazioni dal momento che, al contrario di altri professionisti che operano con partite IVA e con costi di gestione a proprio carico, il Medico di Medicina Generale non può adeguare le tariffe delle proprie prestazioni ai costi sostenuti essendo un servizio pubblico regolamentato da una convenzione, peraltro ferma al 2018, con il SSN.

Per queste ragioni la FIMMG desidera dare un segnale a tutte le forze politiche, locali e nazionali, che in questo momento stanno discutendo la prossima legge di bilancio.

La protesta simbolica avverrà il 15 dicembre in tutti gli ambulatori ove all’imbrunire e sino all’orario di chiusura non verranno accese le luci ed i pazienti saranno accolti, per le consuete visite, al lume di candela.

Infine – conclude Petrucci – vogliamo sottolineare che, anche in questa occasione, abbiamo voluto riaffermare il nostro grande senso di responsabilità nella scelta di una forma di protesta che garantisca comunque la tutela della salute dei nostri pazienti in questo particolare momento di recrudescenza sia dell’infezione da Covid che da virus influenzale.

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