E’ sempre più aspro lo scontro politico tra Serena Pompilio e l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Diego Ferrara.
Come era prevedibile, non si è fatta attendere la risposta del capogruppo di Azione Politica al comunicato al vetriolo dei consiglieri comunali Alberta Giannini e Barbara Di Roberto che l’avevano accusata, senza mezzi termini, di cercare visibilità nella polemica innescata dall’accorpamento della centrale del 118 all’aeroporto d’Abruzzo.
“Al Sindaco Ferrara che sistematicamente si cela dietro la difesa d’ufficio del consigliere di turno – attacca la Pompilio- rispondo che:
1) inesatto è dire che tratto solo ora l’argomento poiché il tema dell’unificazione del 118 è stato da me ampiamente argomentato -a difesa della città di Chieti-nella scorsa campagna regionale dove ero candidata nel movimento civico che ho contribuito a fondare;
2) mi spiace che si continui a baccagliare continuamente su mie posizioni politiche chiare che non sono legate ad ideologie partitiche indotte (come quella del Sindaco che definisce “un ottimo criterio organizzativo” un atto scellerato per la nostra città che ci allontanerà sempre più dal DEA di secondo livello solo in funzione di una logica di servilismo politico che non mi appartiene). Da qui la scelta coerente nel tempo di candidarmi nelle civiche poiché le stesse dovrebbero esprimere una libertà lontana da regole imposte dall’alto. In questa ottica, quindi, coerente la scelta passata di candidarmi nella civica Chieti per Chieti, scelta civica seguita con Azione Politica in Regione, scelta civica al Comune di Chieti sempre con Azione Politica portando il candidato a sindaco Paolo De Cesare che in quel tempo sembrava scevro da cappelli politici;
3) l’oggetto oggi del contendere non è solo l’unificazione del 118 già annunciata dal duo Paolucci – D’Alfonso in favore della Grande Pescara ma dalla gravità delle dichiarazioni del Sindaco di Chieti che, invece di difendere nelle sedi opportune la sua città, si fa paladino delle scelte dell’ex assessore regionale PD che danneggiano Chieti salvo, poi, presentarsi come difensore della Sanità Teatina sfruttando consigli straordinari per apparire come garante di quella teatinita’ che,poi, non difende addirittura facendo fare da portavoce a consiglieri addestrati abituati ad alzare la mano a comando nei consigli comunali;
4) la mia posizione è libera e continuerà ad essere libera votando favorevolmente tutti i provvedimenti di maggioranza conformi al mandato elettorale mentre mi batterò strenuamente contro tutti quei provvedimenti che ritengo dannosi per la mia città. Peccato che ai primi non venga dato lo stesso stesso peso dei secondi !
5) si tenta ancora una volta di gettare fumo nel occhi parlando della Commissione statuto e regolamenti che addirittura si dice che io abbia voluto ricorrendo al Prefetto dimenticandosi dei basilari principi democratici di elezione dove c’è chi vince e chi perde e dove ancora oggi qualcuno non accetta di aver perso le elezioni di Presidenza boicottando di volta in volta le riunioni che, comunque, dal mese di maggio in poi nonostante l’ostruzionismo sistematicamente attuato ha prodotto ben 4 Regolamenti già approvati in Consiglio comunale;
6) si persevera ancora con la nomina nella commissione mensa attuata a seguito di regolare votazione in Consiglio comunale e nella quale sono stata eletta anche nella medesima e dalla quale mai mi dimetterò;
7) si tenta di gettare discredito sulla mia persona ma poco mi tange visto dal pulpito dal quale proviene raccontando della mia opposizione scaturente dalla mancata nomina come assessore in giunta dimenticando però che il mio malessere non scaturiva a seguito delle nomine assessorili di novembre 2020 bensì a marzo 2021 a seguito di un piano di riequilibrio insensato, atecnico e scellerato che avrà ricadute per anni sulla nostra città.
Concludo ricordando al Sindaco, che accusa sotto mentite spoglie, gli aiuti forniti sulle ordinanze scolastiche di chiusura errate, sui più volte accorati appelli ad intervenire sulla riscossione della Teate Servizi su cui è stato redatto un dettagliato dossier, sul consiglio di attivare la procedura di ristrutturazione del debito della partecipata che avrebbe fatto risparmiare 2 anni di tempo e gli enormi oneri per la nomina del liquidatore, le proposte da inserire nelle linee programmatiche nella cui propedeutica riunione il sindaco mi impediva l’illustrazione (sintomo di grande democrazia), le soluzioni proposte per l’appalto mense scolastiche rimaste inascoltate, le modalità di convocazione del Comitato ristretto dei Sindaci financo la collaborazione fornita al tavolo COVID dal quale successivamente mi sono dimessa trattandosi di una nomina personale del Sindaco e non dettata da una votazione del consiglio comunale. Il Sindaco Ferrara se vuole essere il baluardo della sanità Teatina – conclude la Pompilio -pensi a battersi per la nostra città ed a confrontarsi de visu con chi non è abituato a nascondersi e ad alzare la mano a semplice comando”.