Coach qual è il bilancio di questa stagione?
Purtroppo dobbiamo essere onesti e gli obiettivi, sia societari che dello staff, erano diversi. Ma lo sport è così e va accettato, è sempre il campo che alla fine decide. Questo, però, non pregiudica anche i molti momenti positivi durante l’ anno. Ci tengo a precisare che siamo partiti con un roster composto da 5 senior, tra cui Lopukhov classe 2002 e Dosic classe 2000, e 7 under, praticamente tutti del nostro settore giovanile. A fine girone d’ andata eravamo primi in classifica a pari merito con Vasto e Termoli, mettendo in pratica, a mio avviso, anche un bel basket, come ci eravamo prefissati ad inizio stagione anche con Coach Febbo. A livello personale, invece, è stata una sfida per crescere cone allenatore e per mettermi in discussione, e per questo sarò sempre riconoscente alla Magic Basket Chieti e al Presidente Enzo Milillo.
Cosa si poteva migliorare nella serie contro Mosciano?
Mosciano ha dimostrato di essere un’ ottima squadra, secondo me ha anche raccolto meno rispetto al suo valore durante la stagione regolare. A noi è mancato il giusto impatto mentale che nei playoff devi avere. Nei momenti difficili non abbiamo avuto una reazione come collettivo, troppo spesso ci affidavamo a soluzioni personali. Loro, al contrario nostro, sono riusciti ad alzare l’ intensità difensiva mettendoci in difficoltà sia in Gara 1 che in Gara 2.
La partita che ti ha dato più soddisfazione quest’anno?
Ovviamente le due vittorie contro Vasto sono state emozionanti, ma la prima vittoria nel girone d’ andata con Termoli è quella che mi è rimasta di più nella memoria. Era la nostra prima vera “sfida al vertice”, e dovevamo capire ancora il nostro vero valore. Quella partita fu perfetta per noi, sia in attacco che in difesa.
