La pluriartista Assunta Di Basilico, in un periodo di cambiamento profondo nella sua vita, ha scelto di esprimere le proprie emozioni e conflitti interiori attraverso un linguaggio artistico pittorico che racconta la sua dualità.
Questa dualità, che si manifesta tra la carriera artistica e le sfide quotidiane, è ulteriormente complicata dalla lotta con la salute, un aspetto cruciale che ha influenzato ogni aspetto del suo percorso creativo.
Attraverso la sua opera, l’artista esplora le tensioni e le contraddizioni che definiscono la sua esistenza, creando un dialogo tra il concreto e l’ideale, tra il quotidiano e le aspirazioni più elevate.
La sua opera, caratterizzata dall’uso della tempera e da tecniche materiche, si configura come un potente simbolo della dualità dell’esistenza umana.
Ogni pennellata diventa un’eco dei suoi pensieri più intimi, un riflesso della tensione tra la vita quotidiana, con le sue sfide, e il percorso verso il successo artistico, un viaggio spesso costellato di ostacoli e incertezze.
Le scale, con la loro forma distintiva, si trasformano in metafore visive di questi due mondi. La scala corta, vicina al suolo, esprime le sfide e le routine del quotidiano: momenti di frustrazione, gioie semplici e la ricerca di stabilità.
Al contrario, la scala lunga, che si erge verso l’alto, rappresenta il cammino verso il riconoscimento e l’affermazione artistica, un percorso che richiede coraggio e determinazione.
In questo contesto, l’artista si ispira al pensiero junghiano, dove la forma del triangolo emerge come una struttura archetipica che racchiude elementi di equilibrio e tensione.
Il triangolo diventa un potente simbolo della sua essenza: la base, solida e radicata nella realtà quotidiana, sostiene le sue aspirazioni, mentre il vertice rappresenta il traguardo ambito, un ideale che spesso sembra sfuggente.
Questo simbolismo triangolare riflette non solo la dualità tra il quotidiano e l’ideale, ma anche la necessità di trovare un equilibrio tra questi due poli, una ricerca che è intrinsecamente legata alla sua esperienza di vita.
I colori decisi che utilizza amplificano ulteriormente questa dualità: tonalità vivaci e contrastanti esprimono l’intensità delle emozioni e delle esperienze che la caratterizzano.
I toni caldi possono evocare la passione e la gioia, mentre i colori più freddi possono rimandare a momenti di introspezione e vulnerabilità. Le forme diverse, che si intrecciano e si sovrappongono, creano un dinamismo visivo che invita lo spettatore a esplorare le complessità della sua identità.
Ogni elemento materico, ogni superficie variabile, suggerisce un’interazione costante tra il tangibile e l’intangibile, tra il vissuto e l’ideale, offrendo uno spaccato della sua anima.
In questo modo, la sua opera si trasforma in un viaggio attraverso il suo mondo interiore, un riflesso della sua psiche in cui la lotta tra il quotidiano e l’aspirazione artistica si manifesta in un linguaggio visivo ricco e stratificato.
La scala, simbolo di progresso e crescita, diventa una via d’accesso a una comprensione più profonda di sé stessa e del suo posto nel mondo.
È un invito a confrontarsi con i propri limiti e a coltivare la propria autenticità, un’esplorazione che l’artista spera di condividere con chi osserva le sue opere.
La sua arte non è solo un’espressione personale, ma un appello universale a riconoscere e abbracciare le proprie dualità, a trovare la bellezza anche nei momenti di difficoltà e a perseguire con determinazione i propri sogni.
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