E’ NATO IL CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE SCOUT ABRUZZO e MOLISE “MONTENEGRINO ORLANDI”

Aurelio Bigi

La Comunità Teatina MASCI Chieti 1° (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) ci ha lavorato da tempo ma alla fine è riuscita a realizzare il CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE SCOUT ABRUZZO e MOLISE. Ha dedicato questo ad un personaggio di Chieti che ha rappresentato lo Scautismo teatino. Fece la sua Promessa Scout nel 1922 ed è rimasto Scout, ricoprendo anche importanti incarichi a livello regionale, sino alla sua morte avvenuta nel 1987. Ci riferiamo a Montenegrino Orlandi.
L’Assemblea dei Soci ha eletto l’organismo centrale: Aurelio Bigi (Presidente), Paride Massari (Segretario Organizzativo), Lorenzo Bontempo (Tesoriere), Lina Di Labio e Giancamillo Marrone (Consiglieri). Tale organismo si è arricchito con i rappresentanti della Comunità MASCI Chieti 1° (Marinella Bevilacqua), i Responsabili regionale del CNGEI -Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani- e dell’FSE -Federazione Scout d’Europa- (Paride Fuschi). Si è in attesa della formalizzazione dei rappresentanti Abruzzesi e Molisani dell’AGESCI.
Costituita e registrata l’Associazione, sistemata tutta la parte burocratica, presi i dovuti contatti con la rete dei Centro Studi e documentazione Scout presenti in tutta Italia, si è passati ad iniziare a recuperare quanto più materiale e documentazione scout. Si è partiti col fondo di Paride Massari che già diede vita nel passato alla Biblioteca Alberto Giuliani (Scout di grande esperienza vissuto ad Ortona), col Fondo di Aurelio Bigi che già qualche anno or sono costituì il Centro Documentazione Scout intitolato a Montenegrino Orlandi e, per realizzare alcune pubblicazioni sulla vita scout di Chieti e dell’Abruzzo, è venuto in possesso di un certo quantitativo di documentazione e di foto datate anche un secolo fa. A questi due fondi si vanno aggiungendo altri fondi, quali quello di Giuseppe Di Meo, già Magister della Comunità Teatina MASCI e di Giovanni Santucci che per decenni è stato apprezzato Commissario Regionale ASCI e poi dirigente nazionale FSE.
I dirigenti di questo Centro Studi lanciano un grido di aiuto: “Da un anno abbiamo chiesto al Comune di Chieti, alla Curia, a varie Parrocchie teatine una sede, benché piccola, dove poter archiviare il materiale esistente e quello che seguita ad arrivare, ma, nonostante l’impegno mostrato dal Sindaco e da esponenti del Comune e della Curia, non siamo riusciti a trovare neanche una stanza. Questo ci amareggia e a breve ci indurrà a dover trasferire questo importante Centro Studi e Documentazione Scout, l’unico esistente in Abruzzo e Molise, in un Comune diverso da Chieti, che ci metterà a disposizione lo spazio necessario.
Già immaginiamo le polemiche che poi nasceranno sul perché ci siamo fatti scippare anche questa realtà. Ma non ci sembra che vi siano altre possibilità. Purtroppo quello che altrove è semplice, a Chieti diventa impossibile. Comunque non demordiamo e ci auguriamo che qualcuno, che oggi ci legge, ci aiuti a trovare una soluzione. Non chiediamo cose strane. Al momento basta una stanza di 25/30 mq”.

Il Centro Studi svolge le seguenti attività:
a) Acquisire, catalogare e conservare documentazione di interesse culturale legata alla memoria ed alla storia dello scautismo e del guidismo, con particolare riguardo all’ambito locale e regionale;
b) Custodire e valorizzare il materiale documentale conservato, favorendone la conoscenza e la possibilità di accesso;
c) Realizzare ricerche, incontri, dibattiti e pubblicazioni ad ogni livello per l’approfondimento della storia e dello sviluppo della metodologia scout e per la conoscenza delle problematiche educative;
d) collaborare con enti pubblici e privati, o altre organizzazioni, per la realizzazione di iniziative o programmi coerenti con le finalità statutarie. Non sfugge a nessuno che molti scout del passato sono ormai vicino agli ottanta anni e si corre il rischio che al loro decesso con molta probabilità i figli butteranno la documentazione scout in possesso del padre, per mancanza di spazio o perché non hanno vissuto quegli anni. Da qui la necessità di lottare contro il tempo e evitare che certa documentazione vada distrutta. Per non parlare dell’utilità che questo Centro potrebbe avere per gli universitari che decidessero di fare la loro tesi di laurea su argomenti scautistici. E ve ne sono, più di quello che uno può pensare.

 

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