Apertura mentale, conoscenze trasversali di ampio respiro e una visione strategica, sono competenze che risultano ormai necessarie per il lavoratore del futuro. Alle aziende non bastano più le indispensabili capacità tecniche, perché sono chiamate ad affrontare le sfide di cambiamento e innovazione, aprendo scenari inediti. Il Dipartimento di Scienze Filosofiche, Pedagogiche ed Economico-Quantitative della d’Annunzio ha dedicato un incontro di orientamento, con dottorandi e docenti, proprio per approfondire le diverse possibilità e opportunità che i giovani laureati nelle discipline umanistiche possono cogliere. In un mercato del lavoro instabile, che preoccupa i giovani, con una sempre più alta richiesta di abilità informatiche e scientifiche, ci si chiede quale sia la formazione più adatta. Il timore degli studenti è giustificato: infatti, secondo i dati di AlmaLaurea, l’ente che supporta le imprese nella ricerca del personale, nel periodo che va dal 2015 al 2022, i percorsi universitari di Odontoiatria, Informatica e Finanza, hanno occupato il podio degli indirizzi più remunerativi, con uno stipendio che oscilla tra i 2000/2600 euro; all’ultimo posto Psicologia (1300 euro circa), Lettere e Filosofia (1400 euro) e Lingue (quasi 1550 euro). Tuttavia, cominciano a delinearsi nuovi ambiti di ricerca e di lavoro per le discipline a sfondo filosofico, letterario e storico, <<che aiutano a leggere molto meglio i bisogni delle persone, analizzando le dinamiche sociali che sono in continuo cambiamento>> – sottolinea Stefania Achella, la Presidente del corso di laurea in Scienze filosofiche, evidenziando anche che tanti laureati già ricoprono posizioni di prestigio in molte aziende, come direttori del personale o responsabili di importanti settori produttivi. Con questa convinzione, i docenti della d’Annunzio pongono attenzione alle dimensioni applicate dei saperi filosofici, che devono guidare sempre di più i processi decisionali, sia negli enti pubblici, sia nel mondo imprenditoriale. I tirocini curriculari, che favoriscono un inserimento nel mondo del lavoro, saranno potenziati e si stringeranno accordi con multinazionali e realtà del territorio, assicurando una formazione multidisciplinare e che risponda alle nuove richieste del mercato.
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