Pubblichiamo di seguito il comunicato della consigliera comunale di Chieti, Serena Pompilio (Azione politica) sulla vicenda mensa scolastica.
Chi si loda si “sbroda” questo può essere il nuovo slogan dell’amministrazione Ferrara sul servizio di refezione scolastica. Assessorato soddisfatto di aver fatto ripartire la mensa scolastica il 19 di febbraio, dopo mesi di fermo, e di aver trovato i soldi per continuare il servizio fino al 7 di maggio. Come? Con quali fondi questa è la domanda da porsi. Su 1200 alunni solo 900 hanno richiesto il servizio mensa e, quindi, a fronte di una previsione errata nel numero c’è un residuo da poter utilizzare fino agli inizi di maggio. Ma la domanda da porsi è: perché 300 famiglie non usufruiscono più della mensa scolastica? Perché mangiano a casa? Oppure si portano il pasto cucinato a scuola? Perché ? Naturalmente l’assessorato al ramo si è ben tenuto lontano dal conoscerne le motivazioni anzi, forse, si rallegra così i soldi avanzano e si prolunga il servizio di un altro mese. 300 bambini che non usufruiscono più della refezione scolastica ma nessuno si interroga sulle reali motivazioni peraltro esponendo l’ente a richieste risarcitorie della ditta affidataria. Intanto ci si loda di ben lavorare per la città, però, ad oggi già si sa anche che a settembre il servizio mensa non ricomincerà con la nuova gara in concessione di servizi. Per cui si preparassero i genitori nuovamente con il trasportino da casa perché le elezioni regionali già ci sono state e non essendo in campagna elettorale la problematica non interessa già più. Insomma un disastro e rimane sempre inascoltata la proposta di utilizzare i soldi del fondo di solidarietà. Ma i disastri non finiscono qui perché è emerso che vi è stato un nuovo ricorso della Ladisa avverso la decisione di revocata la gara già espletata durata circa due anni. Ma anche di questo nessuno ne parla perché nascondere la polvere sotto il tappeto fa comodo e, difatti, la commissione mensa non si convoca così meno si sa meglio è per tutti.